La storia del Pinot Grigio: origine del vitigno e caratteristiche
12 • 06 • 2024

La storia del Pinot Grigio: origine del vitigno e caratteristiche

Che tipo di vino è il Pinot Grigio? Come nasce questo vitigno dal color grigio-blu? Quali sono le sue caratteristiche organolettiche? Ripercorriamo insieme le tappe più significative della storia del Pinot Grigio in Italia, inclusa quella del Pinot Grigio di Santa Margherita.

 

Che tipo di vino è il Pinot Grigio?

Il Pinot Grigio è un vitigno internazionale a bacca grigia, proveniente dalla Borgogna, dove ancora oggi è molto diffuso. Potrebbe trattarsi di una mutazione del Pinot Noir apparsa per la prima volta nei vigneti borgognotti. In Italia la sua coltivazione si concentra in particolar modo nella regione del Trentino-Alto Adige dove è stato registrato ufficialmente nel Registro Nazionale delle Varietà della Vite a partire dal 1970. 

La coltivazione del Pinot Grigio è particolarmente complessa e necessita di molta cura sia in vigna che in cantina. Questo vitigno necessita infatti di un terroir peculiare, tipico delle sue zone di elezione e raro da incontrare in altre regioni. Il suo ambiente pedoclimatico prediletto è caratterizzato da basse temperature e da forti escursioni termiche che favoriscono la presenza di una buona acidità e la creazione di un corredo aromatico intenso e complesso, contraddistinto da sentori floreali e minerali.

 

Pinot Grigio: come nasce il suo nome?

La provenienza del nome francese “pinot” discende dall’espressione “pin” che vuol dire “pino” e la conformazione del suo grappolo ricorda una pigna di piccole dimensioni. Il Pinot Grigio si chiama così perché quando raggiunge lo stadio di maturazione, l’acino appare di colore grigio-rame e si differenzia per le sue foglie minute a forma di cuneo, per il suo grappolo ristretto, dalla configurazione cilindrica e fitta. Gli acini sono rotondi e hanno una pelle rosea, fine e spesso ricoperta da pruina.

 

I Pinot Grigio di Santa Margherita

Dalle pendici dell'Alto Adige, caratterizzato da un clima montano con forti escursioni termiche e da terreni argillo-calcarei, nasce il Pinot Grigio Alto Adige Impronta del Fondatore, un vino strutturato e minerale, con sentori di fiori bianchi, agrumi, spezie e frutta bianca matura, che si distingue per una acidità croccante e una mineralità persistente. Questo vino è un omaggio a Gaetano Marzotto, il fondatore di Santa Margherita, pioniere della viticoltura moderna in Alto Adige. La sua lungimiranza e il suo amore per la terra hanno dato vita a un capolavoro enologico che racchiude in sé l'essenza di questo territorio unico. 

Nel cuore del Trentino Alto Adige, contraddistinto da un clima temperato con influenze montane e da terreni alluvionali, nasce invece il Pinot Grigio Valdadige DOC di Santa Margherita, un vino più morbido e fruttato, con note di mela, pera, pesca bianca e agrumi e che presenta una spiccata freschezza e una mineralità delicata. Un vino con grande personalità e versatilità. 

 

Come nasce il Pinot Grigio di Santa Margherita?

La storia d’amore tra Santa Margherita e il Pinot Grigio nasce nel 1961 grazie al colpo di fulmine tra il visionario conte Gaetano Marzotto e l’Alto Adige dove individua il terroir ideale per la produzione di uve capaci di esprimere la potenza e la freschezza di un vino che sarebbe uscito da ogni cliché grazie all’idea di vinificare per la prima volta il Pinot Grigio in bianco, trasformando così un vino da ramato a bianco e non brillante.

Nel 1979 il Pinot Grigio di Santa Margherita viene eletto "vino bianco migliore d'Italia" ed entra di diritto nella hall of fame del mercato americano dove in poco tempo diventa un vino iconico capace di suscitare una devozione verso il brand mai vista prima. 

Questo vino diviene in grado di incontrare il gusto della società moderna, andandosi a posizionare all’interno di ristoranti di alto livello e in molte enoteche, diventando poi un “vino pop” molto ricercato, anche grazie a strategiche campagne di comunicazione. 

L’impatto del Pinot Grigio di Santa Margherita sul mercato non ha avuto solo delle conseguenze a livello commerciale ma ha segnato l’inizio di una nuova era in cui il vino inizia a essere considerato non più come un semplice alimento ma come un prodotto in grado di soddisfare lo spirito e i sensi

Fino ad arrivare all’oggi, quando il Pinot Grigio di Santa Margherita è rappresentante di un nuovo target di bevitori, grazie alla sua freschezza e versatilità, al profumo pulito e intenso, arricchito da ricercate note floreali, ricordi di agrumi e frutta a polpa bianca, per un incontro gusto-olfattivo elegante e curioso. Si tratta di un prodotto iconico che è stato anche menzionato (e bevuto) da star e VIP internazionali come Rihanna e le Kardashian.

 

Il Pinot Grigio Santa Margherita e la sfida alla sostenibilità 

Dopo circa 60 anni di popolarità, la produzione di questo vino resta il più celebre investimento diretto intrapreso da una cantina italiana negli USA. 

Oggi questo vino pop è impegnato ad affrontare nuove sfide legate al territorio e alla sostenibilità del mosaico enologico nel quale si colloca ed è entrato con successo in ben oltre 90 paesi differenti.

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