Il grappolo è l'infiorescenza della vite, ovvero il gruppo di fiori che, dopo la fioritura e la maturazione, si trasformano in acini d'uva. Ecco quali sono le caratteristiche del grappolo:

  • forma: i grappoli possono assumere diverse forme, tra cui piramidale, cilindrica, conica o alata;
  • dimensione: la dimensione dei grappoli varia a seconda del vitigno, delle condizioni climatiche e delle pratiche colturali. In generale, i grappoli delle uve a bacca bianca tendono a essere più grandi di quelli delle uve a bacca nera;
  • compattezza: i grappoli possono essere spargoli, ovvero con acini radi e distanziati, oppure serrati, con acini più compatti;
  • peso: il peso del grappolo dipende da tutti i fattori sopra menzionati e può variare da pochi grammi a diversi etti.

Il grappolo gioca un ruolo fondamentale nella qualità del vino. La sua forma, dimensione, compattezza e peso influenzano infatti:

  • il rapporto tra buccia e polpa: un grappolo spargolo avrà un rapporto buccia/polpa maggiore rispetto a un grappolo serrato, con conseguenti differenze nel profilo aromatico e tannico del vino;
  • l'esposizione al sole: un grappolo con acini ben distanziati avrà una migliore esposizione al sole rispetto a un grappolo compatto, favorendo una maturazione più uniforme degli acini;
  • la ventilazione: rispetto a un grappolo serrato, un grappolo spargolo sarà meno soggetto a malattie fungine come la botrite.

Inoltre, esistono diverse tipologie di grappolo, classificate in base a differenti criteri:

  • forma: piramidale, cilindrica, conica, alata;
  • compattezza: spargolo, serrato;
  • colore: verde, giallo, rosso, blu;
  • dimensione: piccolo, medio, grande.

In conclusione, il grappolo è quindi un elemento fondamentale della vite e per la qualità del vino. La sua forma, dimensione, compattezza e peso influenzano infatti il profilo aromatico, tannico e gustativo del vino. La conoscenza delle caratteristiche dei grappoli è quindi essenziale per gli enologi e per tutti gli appassionati di vino.